Page 28 - Gennaio | Febbraio 2023 , I'M Magazine
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San Leucio si inscrive nel contesto culturale che vedeva Napoli
come una delle più importanti e ferventi capitali europee, un
centro artistico e culturale dove circolavano idee illuministe giunte
grazie a figure di spicco nel panorama culturale dell’epoca.
progetto davvero ambizioso: decise di creare la Real vasca “calidarium” di forma ovale in pietra di Mon-
Colonia di San Leucio, costituita da un gruppo di dragone, incassata nel pavimento, e rifornita di
edifici che ospitava i locali per le varie lavorazioni acqua calda da una stufa posta nel vano sottostante
della seta, le abitazioni degli operai e la Real Chiesa e le cui pareti furono affrescate da Philip Hackert.
con annesso teatro. Gli abitanti della cittadina di Il re non ha pensato solo a strutture ed edifici, ma
San Leucio erano gli artigiani della seta per i quali creò un progetto integrato per regolare l’intera vita
il re prevedeva diverse strutture: una scuola, degli della colonia. Mise a punto uno statuto ispirato ai
alloggi, un ospedale, aree agricole ed ambienti desti- modelli di socialismo illuminato, grazie al quale i co-
nati ai visitatori ed acquirenti di uno dei fiori all’oc- loni godevano di diversi benefici. Quella di San Leu-
chiello delle manifatture borboniche, la seta. Furono cio doveva essere una comunità basata sulla meri-
realizzati i quartieri abitativi con case tutte uguali. tocrazia, chi lavora e s’impegna può ottenere risul-
Erano costituite da due piani con la zona notte al tati e miglioramenti del suo status. Anche l’idea
piano superiore, un piccolo cortile con stalla e un delle case tutte uguali e fornite dalla corona rientra-
ambiente con telaio personale per poter realizzare vano in questo criterio. Si cancellava di fatto con-
sete anche per conto proprio. Furono adattati il Ca- cetto di proprietà privata in quanto le case erano for-
sino Baronale e quello Reale in funzione della for- nite dal re ed erano tutte uguali, evitando problemi
mazione: nel primo fu realizzata la scuola con gli al- di discriminazioni.
loggi per maestre e direttori, stanze per a trattura, Ferdinando IV non riuscì a mettere in atto il suo
la filatura e la tintura della seta; il secondo ospitò la sogno, a causa dei subbugli creati dalla Rivoluzione
filanda, i filatoi e i telai. Le macchine erano alimen- Partenopea e, successivamente, dall’arrivo dei fran-
tate ad energia idraulica proveniente dall’Acque- cesi. L’incompiutezza del progetto, però, non può an-
dotto Carolino che tutt’oggi funziona ancora. L’an- nullare il merito del re di essere stato precursore dei
tica sala da ballo del Belvedere divenne la chiesa la tempi moderni.
comunità, mentre al re si riservarono solo poche San Leucio è qualcosa di più che uno dei vari “siti bor-
28 stanze di cui oggi si può ammirare il bellissimo bonici”: esso ha rappresentato una rivoluzionaria isti-
bagno di Maria Carolina, pensato con le caratteri- tuzione socio-economica. Ferdinando IV si preoccupò
stiche di un antico ambiente termale con una grande per l’educazione dei figli degli operai, per il manteni-
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