Page 44 - Novembre | Dicembre 2022, I'M Magazine
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utilizzati per puntellare la copertura dell’a-
            rena, in modo da proteggere gli spettatori sia
            dal sole battente, che dal vento e dalla pioggia.
            In questo modo gli spettacoli potevano svol-
            gersi in qualunque periodo dell’anno, inoltre
            l’Anfiteatro era dotato di uno spalto per sole
            donne. La Villa dei Misteri è un’altra attra-
            zione che non può essere persa: è un’antica
            casa romana, posta leggermente fuori dalla
            città e dagli scavi archeologici. Non è possibile
            accertare a chi appartenesse la costruzione,
            anche se alcuni ritrovamenti fanno intendere
            che i proprietari dovessero essere ricchi patrizi
            romani. Alcuni sostengono che la Villa appar-
            tenesse a Livia, la moglie dell’Imperatore Au-
            gusto, poichè è stata ritrovata una sua statua
            tra le rovine. La Villa dei Misteri deve il suo
            nome ad una serie di dipinti scoperti in una ca-
            mera dell’abitazione, e della quale si cerca di
            stabilire ancora oggi il significato. Tutte le cor-
            renti di pensiero sono concordi nell’affermare
            che gli affreschi rappresentino una giovane
            donna che viene iniziata ad un culto. La que-
            relle è incentrata sul tipo di rito al quale sta

             Forse lo avete visto all’ingresso di qualche villa, da qualche parte in Italia o

              nel mondo, in una scena di un film o tra le pagine dei libri di scuola: il cave

              canem (attenti al cane in latino) è uno dei mosaici più famosi del mondo e si
                trova proprio qui, da poco restaurato e portato al suo antico splendore.



            per essere iniziata la donna. Alcuni sostengono
            che sia un rito dionisiaco, altri, più semplice-
            mente, ritengono che la donna venga prepa-
            rata per il matrimonio. Qualunque sia il culto
            a cui fanno riferimento gli affreschi della Villa
            dei Misteri di Pompei, resta la forte soggezione
            che queste immagini incutono ai visitatori. La
            villa aveva molte stanze, tutte abbellite con
            grande eleganza e diverse delle quali erano de-
            dicate alle cene e agli eventi mondani.
            Forse  lo  avete  visto  all’ingresso  di  qualche
            villa, da qualche parte in Italia o nel mondo, in
            una scena di un film o tra le pagine dei libri di
            scuola: il cave canem (attenti al cane in latino)
            è uno dei mosaici più famosi del mondo e si
            trova proprio qui; da poco restaurato e portato
            al suo antico splendore, con una protezione che
            lo mette al riparo da pioggia e vento, si trova
            nella Casa del Poeta Tragico, che è una tipica
            casa ad atrio e prende il nome da un mosaico
            che si trova al Museo Archeologico Nazionale
            di Napoli.
            Lo scrittore Herman Melville, a proposito di
            Pompei scrive: “Pompei è uguale ad ogni altra
            città. La stessa antica umanità. Che si sia vivi
            rigi.”.
       44   o morti non fa differenza. Pompei è un ser-
            mone incoraggiante. Amo più Pompei che Pa-



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