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L’Opinione


                                       GLI ANGELI DI GORLA



                                                         DI FABRIZIO CARLONI

            I   l rombo dei cannoni ed il fischio delle bombe che  grappoli di bombe che precipitavano verso terra. Nel
                                                           polverone degli scoppi fui risucchiato dallo spostamento
                squassano l’Europa Orientale ed il vicino Medio
                Oriente hanno risvegliato la memoria ancestrale in
                                                           d’aria nel cono di una bomba. Mio fratello e gli amici con
                tante  famiglie  italiane.  Molte  di  queste,  infatti,  l’aiuto di un signore che aveva lasciato il camioncino
            hanno provato durante l’ultima guerra mondiale il lutto  schiacciato da un platano su viale Monza mi vennero in
            assoluto di veder morire padri, madri, figli, fratelli e col-  soccorso e mi tirarono fuori; allora viale Monza era al-
            laterali. La mia da parte paterna nello spazio ristrettis-  berato e percorso dai binari del tram; i binari erano di-
            simo di due anni tra il 1943 ed il 1945 fu decimata con  velti e gli alberi abbattuti. Gli amici, mio fratello ed il
            l’assassinio nella Guerra Civile di mio nonno Maceo (per  signore del camioncino, mi accompagnarono in un rifu-
            gli interessati cfr. in Rete “Maceo Carloni sito ufficiale”);  gio che era rimasto integro nonostante due palazzine
            per soccorrere la moglie e i figli il fratello di Maceo, Ober-  fossero state centrate. Dal ricovero fui poi portato da
            dan, tornò dal paesino in cui era sfollato con i suoi e fu  mio zio alla guardia medica con la bicicletta. Il braccio
            falciato in Valnerina, vicino a Terni, con i bellissimi figli  era gravemente ferito e ci vollero quattro mesi perché
            adolescenti Giovanna e Franco in un mitragliamento  guarisse. La scuola di Gorla fu colpita da due bombe ed
            aereo Alleato. I bisnonni Rosa ed Enrico morirono per il  il ricovero antiaereo collassò perché in realtà era una
            dolore determinato dalle tragedie che si erano sommate.  cantina puntellata con travi che conoscevo bene perché
            Da parte materna, il papà, Agostino, fu ucciso nel bom-  mi ci ero recato in occasione di incursioni precedenti. I
            bardamento terroristico statunitense di San Lorenzo, a  bambini uccisi furono circa 200 con bidelli e maestre e
            Roma, il 19 luglio 1943; aveva fatto la Grande Guerra,  con delle mamme che per soccorrere i figli erano rimaste
            tornando dagli Stati Uniti ed era stato ferito sul Carso  sepolte. La palazzina dopo il ponte sul canale era la sede
            dove combatteva come bersagliere. Ma la sorte riservata  dei vigili urbani e non fu colpita. I bambini uccisi ap-
            ai miei cari non fu un’eccezione e decine di migliaia di ci-  partenevano al turno mattutino ed erano considerati
            vili caddero sui due fronti dell’ultima guerra mondiale.  privilegiati rispetto a noi che venivamo dalla case popo-
            In quest’ambito uno degli episodi che maggiormente ri-  lari; tra di noi c’erano frizioni. Ricordo tra i morti il solo
            corda gli avvenimenti di Haifa e del Libano fu il bombar-  figlio del droghiere, tale Boerchi; il commerciante aveva
            damento della scuola elementare di Gorla, a Milano, di  la bottega a viale Monza vicino a Turro; mi viene ora in
            cui il Presidente della Repubblica Mattarella ha voluto  mente il figlio della maestra delle Case Popolari signora
            ricordare con la sua presenza, l’ottantesima ricorrenza.  Giuliani e la figlia del farmacista di Gorla; il farmacista
            Nell’ambito delle mie ricerche a caccia della Storia molti  si salvò con la famiglia perché  si rifugiava quando suo-
            anni fa (febbraio 1992) ebbi modo di intervistare dal  nava l’allarme nel ricovero della Case Popolari. Quando
            vivo uno degli alunni dell’istituto di Gorla; lo incontrai  mi ripresi, dopo una settimana dalle macerie gli appar-
            in una trattoria di Viale Monza dove mi recavo a cena  tenenti all’UNPA (Unione Nazionale Protezione Antiae-
            per una ricerca più prosaica che era quella del misto di  rea n.d.r.) tiravano ancora fuori cadaveri. I tedeschi
            carni lesse che la padrona cucinava in maniera divina.  prima del bombardamento occupavano il Parco Finsi
            Vicino di tavola alle prese con un quartino di vino era il  dove avevano la contraerea. A fine 1943 eravamo stati
            signor  Galloni  Giuseppe,  nato  a  Milano  nel  1936.  sfollati a cura del comune di Milano in Trentino ed era-
            L’uomo mi suscitò subito curiosità e mi raccontò: «Io con  vamo stati assegnati a famiglie di privati; il comune in
            il gruppo delle Case Popolari Crespi site in via Sant’Er-  cui fui destinato si chiamava Bedollo in val Pinè; fui rin-
            lembaldo n. 2 facevo il turno pomeridiano; le Case erano  viato a casa in autunno proprio in tempo per il bombar-
            una donazione della casata Crespi proprietaria del Cor-  damento di Gorla. Ricordo che due tedeschi con una mo-
            riere della Sera alle famiglie numerose (bisognava avere  tocicletta BMW con sidecar furono uccisi dietro l’orato-
            minimo cinque figli) . Il bombardamento del 20 ottobre  rio di Gorla ed io li andai a vedere mentre ancora erano
            1944 fu effettuato verso le 11 - 11,30; la giornata era  coperti con teli mimetici ed erano circondati da altri ca-
            bellissima ed il cielo terso; Gorla fu centrata tutta e due  merati.  Mi viene in mente l’uccisione in via Finsi di una
            bombe colpirono la scuola. Io                                    decina  di  soldati  tedeschi  da
            mi trovavo a Viale Monza con                                     parte di partigiani; l’assassinio
            mio fratello Pasquale del 1934  Uno degli episodi che maggiormente  avvenne sulla massicciata della
            e  due  miei  amici  i  fratelli  ricorda gli avvenimenti di Haifa  ferrovia dopo che i tedeschi erano
            Ronzi quando sentii l’allarme;  e del Libano fu il bombardamento  stati fatti scendere da un camion;
                                                                                 .
            gli  aerei,  americani,  erano                                   uno  di  essi  si  salvò  perché  si
            moltissimi, in due formazioni  della scuola elementare di Gorla,  getto nel Naviglio e riuscì a fug-  15
            e molto alti; non si vedevano   a Milano, di cui il Presidente   gire».
            esplosioni dell’antiaerea e vidi                                           carloni.f2@gmail.com
                                            della Repubblica Mattarella
                                           ha voluto ricordare con la sua                i’M  GENNAIO-FEBBRAIO 2025
                                         presenza, l’ottantesima ricorrenza.
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