Isolotto dalle caratteristiche uniche, Procida sembra sdraiata nel golfo di Napoli tra le sorelle più grandi, Ischia e Capri. località di origine vulcanica, preserva in sé ancora le tipiche caratteristiche legate alla sua origine morfologica come i golfi a mezzaluna e le tracce degli antichi crateri. Le case policrome, la ricca vegetazione entro cui si fonde una tipica architettura mediterranea e il mare cristallino, creano scorci paesaggistici di raro fascino che fanno di Procida un’ambita meta turistica. “Ah, io non chiederei di essere un gabbiano, né un delfino; mi accontenterei di essere uno scorfano, ch’è il pesce più brutto del mare, pur di ritrovarmi laggiù, a scherzare in quell’acqua”. Con queste parole elsa morante, nel suo capolavoro “l’isola di Arturo”, proclama la bellezza di Procida. in più occasioni la bellezza paesaggistica dell’isola è stata ispiratrice per la letteratura e per tante produzioni cinematografiche che l’hanno scelta come set per importanti film come “il postino” e “il talento di MR Ripley”. e così dai versi della morante, si passa alle parole di Giovenale – che parla dell’isola come località privilegiata dai romani per l’otium – e alle descrizioni di Boccaccio contenute nella quinta giornata del “Decameron”, fino ad arrivare al romanzo più recente “Graziella” di Alphonse de lamartine. ciò che rende Procida un vero e proprio anfiteatro in mezzo al mare, è la costruzione urbanistica, un tipico esempio di architettura spontanea fatta di variopinte casette arroccate, tutte diverse l’una dall’altra, come in un presepe. La particolarità della policromia, secondo la tradizione, affonda le radici nel desiderio dei pescatori di voler riconoscere la propria casa anche in mezzo al mare. il fascino di questa eccezionale isola è dato non solo dalla sua bellezza, ma anche dalla quiete che si respira. passeggiando tra le stradine tipiche, percorrendo i piccoli passaggi, ammirando gli artigiani che da generazioni minuziosamente completano la produzione di barche, esplorando le botteghe, i piccoli negozi, assaporando i prodotti tipici procidani, ci si immerge in un clima di grande serenità e relax. Ma non mancano gli eventi. come il concorso di bellezza organizzato ogni estate, tra luglio e agosto, nel quale viene eletta la Graziella, ovvero una giovane procidana che indossa il tipico costume dell’isola; poi vi sono le sagre in occasione delle quali è possibile assaporare le prelibatezze locali e la premiazione letteraria dedicata ad elsa morante che esaltò, appunto, nei suoi scritti, l’isola di Procida. Altra peculiarità è rappresentata dalle botteghe, dove si possono trovare ceramiche artigianali dipinte a mano e minuziose e dettagliate miniature delle casette procidane. anche la cucina è sublime: numerosi sono i ristoranti presenti sull’isola, che tra le baie e i piccoli porticcioli attirano i turisti. tra i locali storici: il ristorante “il galeone” immerso in un ambiente tipicamente marinaro e con un panorama mozzafiato sul porto turistico, il “bar Graziella” ricavato da un’antica grotta di pescatori, tappa obbligata per i turisti e location di tante produzioni cinematografiche e, infine, “la lampara” che si erge nel punto più panoramico del borgo.